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Nel posto sicuro perché?

In psicologia, il “posto sicuro” è inteso come un luogo, reale o immaginario, in cui ci si sente completamente protetti, sereni e a proprio agio.

Abbiamo scelto di attribuire questa definizione a questo luogo per sottolineare il profondo legame emotivo che ci unisce a ciò che lo caratterizza: i trulli, le pietre, le querce, gli ulivi e i campi, elementi che appartengono alla storia della nostra famiglia e che ci accomunano.

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Il luogo

La campagna di Ostuni, situata sulla collina ai margini di Cisternino, custodisce numerosi luoghi e testimonianze della cultura contadina.Uno di questi, da sempre punto di riferimento per la famiglia, è stato oggetto di un recupero volto a valorizzare tutti gli elementi storici preesistenti: i trulli e le lamie, l’aia, il forno a legna, i camini interni ai locali, le pietre e i muretti a secco.

La storia

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Le origini

L’attuale configurazione del sito è il risultato della tradizionale coltura agricola della Valle d’Itria sviluppatasi nell’ultimo secolo. Si trattava di terreni a seminativo arborato, con vigne, ulivi e alberi da frutto coltivati per il sostentamento familiare; immobili rurali al servizio della famiglia; trulli e lamie ad uso abitativo; lamie destinate al ricovero degli animali e delle attrezzature agricole. L’aia, un tempo condivisa con altri agricoltori, era il luogo destinato alla mietitura e allo stoccaggio del grano e degli altri prodotti del lavoro agricolo.

Le prime tracce documentate dell’insediamento risalgono agli anni 1910-1920, quando il bisnonno dell’attuale proprietaria si stabilì nella preesistente struttura ottocentesca composta da trullo e lamie, proseguendo l’attività agricola del precedente proprietario.

La produzione di olio, uva e prodotti del seminativo continuò fino agli anni Cinquanta e Sessanta. Successivamente, con le migrazioni dei figli verso il Nord e l’estero e con il trasferimento progressivo della vita familiare nei centri urbani – in particolare a Cisternino – le attività agricole furono gradualmente abbandonate e affidate ad altri coltivatori.

Gli anni recenti

Nel 1981 il padre dell’attuale proprietaria riprese in mano la gestione del luogo, con l’intento di riportare il nucleo principale a un livello di abitabilità adeguato ai tempi. In quell’anno furono realizzati per la prima volta gli impianti elettrico e idrosanitario.
Gli interventi non compromisero le caratteristiche originarie del sito, che mantenne nel complesso la propria identità architettonica e funzionale.

Dal 1982 l’abitazione è stata utilizzata solo saltuariamente, mentre i campi venivano coltivati da terzi per alcuni anni e, più recentemente, conservati attraverso una semplice manutenzione ordinaria.

L’opportunità offerta dal Bando PRRN del 2022 ha reso possibile il recupero della funzione abitativa degli immobili, rafforzando al contempo il legame con il contesto rurale.

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Il progetto

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Il bando

Nell’aprile 2022 la Regione Puglia ha pubblicato l’Avviso, finanziato dal PNRR [M1.C3 – “Cultura 4.0”], destinato a sostenere interventi di soggetti privati per il recupero conservativo e la valorizzazione di edifici storici e delle strutture tipiche del paesaggio rurale pugliese. L’iniziativa mirava a tutelare e valorizzare i beni della cultura materiale e immateriale, oltre che a ripristinare la qualità paesaggistica dei luoghi, testimonianza dell’economia agricola tradizionale e della sua evoluzione.

Il progetto di ripristino del sito è stato selezionato e i lavori previsti sono stati realizzati e completati tra il 2024 e il 2025.

Lo spirito dell'intervento

Il progetto ha avuto come obiettivo principale il recupero delle strutture e degli immobili rurali, preservandone il valore paesaggistico, culturale e artistico, e restituendo loro una funzione abitativa conforme agli standard attuali. Parallelamente, sono stati restaurati gli elementi di dettaglio, recuperando forme e materiali originari ed eliminando le aggiunte non coerenti con la storia e la tradizione del luogo.

Il riuso abitativo, reso possibile dall’adeguamento degli immobili, permette oggi di garantire una presenza costante sul territorio. Questo presidio contribuisce alla cura e alla conservazione anche delle aree esterne – coltivazioni, campi, muretti interpoderali e strutture minori – proteggendole dal degrado e favorendo la valorizzazione del paesaggio rurale.

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Il risultato

Il progetto ha avuto come obiettivo la trasformazione di alcuni locali un tempo destinati alle attività agricole (stalla, depositi, cantina) in spazi utili ad ampliare l’area abitabile, mantenendo però la funzione di dimora per un’unica famiglia. L’intervento ha rispettato le caratteristiche costruttive tradizionali, restaurando le parti più degradate e adeguando gli impianti tecnologici alle normative vigenti.

L’operazione ha permesso di conservare i caratteri tipologici e architettonici dei manufatti, senza alterarne la struttura complessiva né i dettagli originari.

All’esterno, gli immobili hanno mantenuto l’aspetto tipico dei trulli e delle lamie, con la scialbatura a calce sulla pietra a secco che esalta l’irregolarità dei materiali e la morbidezza delle forme elementari. Sono stati valorizzati gli elementi storici caratteristici: le coperture a trullo, il forno a legna, i comignoli, l’aia e i muretti a secco.

All’interno, i locali conservano la pietra a vista nelle volte e nelle pavimentazioni, le nicchie, la calce bianca, i camini restaurati e ripristinati. L’uso del legno negli infissi e negli arredi richiama e rafforza l’identità storica del luogo.

Le attività di progettazione e direzione lavori sono state sviluppate dall'Architetto Gianni D'Amico dello studio Ded’A&Florio di Bari.

Il contesto

Il sito si trova a 6 km dal centro storico di Cisternino e a 11 km da Ostuni, immerso in un paesaggio collinare caratterizzato da muretti a secco, tratturi, ulivi, mandorli, campi a seminativo e piccoli boschi di quercia. Un ambiente in cui prevalgono la quiete e il contatto con la natura.

Le possibilità di fruizione

Il contesto si presta a diverse forme di valorizzazione:

Welfare culturale ed educazione ambientale

  • Utilizzo dell’aia per piccoli eventi teatrali, attività motorie, allenamenti sportivi, yoga all’aperto;

  • Visite guidate per scolaresche, finalizzate al recupero e alla conoscenza delle tradizioni rurali.

Turismo rurale

  • Tappa intermedia di percorsi di trekking e cicloturismo, con possibilità di utilizzare l’aia per soste, picnic e momenti di relax;

  • Punto di interesse nei percorsi dedicati alle tradizioni rurali;

  • Utilizzo dell’aia per piccole feste nella natura ed eventi enogastronomici.

Modalità di utilizzo

L’uso degli spazi esterni e dell’aia per attività culturali ed escursionistiche è possibile su semplice richiesta da parte di privati (mail: nelpostosicuro@gmail.com).

Resta inoltre la disponibilità a stipulare accordi per la fruizione gratuita con associazioni e organizzazioni del territorio interessate.

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Come contattarci

Indirizzo: Contrada Formica – Ostuni (BR)

Coordinate: 40.71751734541291, 17.479417639788334

Email: nelpostosicuro@gmail.com

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